RITRATTI

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Panoramica

RITRATTI

Espressioni e moti dell’animo

Farai le figure in tale atto, il quale sia sufficiente a dimostrare quello che la figura ha nell’animo; altrimenti la tua arte non sarà laudabile

Leonardo da Vinci

Penetrare nell’opera d’arte, e immergervisi per coglierne l’anima.

Un seducente percorso di scoperta ispirato alla tesi secondo cui l’arte moderna europea è un’analisi ininterrotta della verità interiore dell’uomo.

Ogni ritratto è capace di raccontare un’anima.

E di ritratti, nella mostra presso la nostra bolognese, ne sono esposti venti: insieme dimostrano come l’uomo si sia visto, pensato e raffigurato attraverso i secoli.

Da sempre i massimi studiosi e teorici del ritratto – visto non come semplice genere pittorico, ma come indagine dell’anima – sono stati proprio i pittori.

La mostra ripercorre sei secoli di pittura e di studio sull'individuo attraverso artisti come: Alessandro Allori, Leandro Bassano, Bartolomeo Passerotti, Jacob Ferdinand Voet, Natale Schiavoni, Lorenzo Bartolini e Giovanni Boldini. Concludono il viaggio Andrea Federici e Christian Valente Paris, artisti contemporanei nelle cui opere l’uomo è ridotto oramai a semplice individuo che scopre il proprio inconscio attraverso la psicoanalisi.

Filo conduttore della mostra è la fisiognomica, ossia l’arte di giudicare l’indole di un uomo dall’aspetto, che poi si è evoluta in psicologia.

Viene così analizzato il parallelismo esistente tra i mutamenti delle arti figurative e l’evoluzione degli studi sull’inconscio; dimostrando altresì come l’uomo, attraverso l’arte, sia riuscito a rappresentare i propri turbamenti, le proprie angosce, le proprie speranze: in altre parole, il mistero dei “moti dell’animo”, come diceva Leonardo, o della psiche, come diciamo noi che veniamo dopo Freud.