Organic Flows: a solo show by Greta Affanni
ORGANIC FLOWS
Greta Affanni
solo show
Palazzo Bovi-Tacconi
Via Santo Stefano, 19/a - 40125 - BOLOGNA
10 - 30 ottobre 2025
cocktail vernissage 9 ottobre 2025
dalle ore 17.00
Orari: dal martedì al sabato dalle 10-13 alle 15-19
Ingresso: libero
Vernissage: 9 ottobre a partire dalle ore 17:00
All'evento sarà prese l'artista
Diciotto opere narrano la poetica della giovane artista toscana, da tempo trapiantata a Bologna, dove vive e lavora. Poetica incentrata principalmente sulle relazioni tra natura e segno. Natura intesa sia come oggetto di contemplazione distensiva e nostalgica, ma anche come paura e rifiuto del mondo, sia esso animale o umano. Segno concepito invece come tentativo di mantenimento del contatto e del conflitto; ma anche come memoria futura, come tracciato di qualcosa che deve ancora avvenire, sia in senso positivo che negativo, come catastrofe o ricostruzione immaginaria.
Le opere di Affanni simulano flussi di materia organica primordiale (Organic Flows), espressione di una natura potente, che si manifesta ai nostri occhi senza alcuna imposizione o vincolo di espansione. Sono i segni, intellegibili e non, ad animare questi lavori al punto da diventare espressione figurativa dell’azione umana. Gli stessi invitano inoltre a una riflessione sull’impercettibile, sulla dimensione mistica di una Natura che muta e si evolve perennemente. Nelle opere di Affanni il segno è l’elemento da cui possono prendere forma elementi non ben identificabili attraverso la variazione di intensità, direzione e ritmo con cui viene tracciato sulla superficie pittorica. A volte capita addirittura che sia parzialmente annullato dalla rappresentazione al punto da ridursi a debole traccia mnemonica.
L’esito di tutto questo si traduce in immagini, in apparenza astratte, ma potenzialmente figurative. Sono sorte di ‘embrioni’ – termine caro all’artista – in costante divenire. A definirli sono per lo più inchiostri per aerografo stesi su lastre in plexiglass o fogli in PVC. La mancanza di porosità di entrambi i supporti, se da un lato costituisce un ostacolo per la tecnica, dall’altro conferisce degli effetti unici e aiuta a mantenere un rapporto di continuità con il segno. La pittura viene pertanto sentita e fruita attraverso i mezzi della grafica. L’approccio pittorico a superfici non convenzionali consente all’artista di rivelare la dimensione frammentaria e mutevole del mondo naturale. Ad aiutarla in questo percorso conoscitivo è tanto l’osservazione diretta quanto il ricordo inconscio degli scorci paesistici della natìa Lunigiana: una rivendicazione di appartenenza alla terra madre, senza la quale non sarebbe possibile nessun atto creativo.
Le immagini così prodotte diventano testimonianza remota – temporalmente non definibile – di spazi naturali, e – come tali – ci consentono di entrare in contatto con il modo con cui l’artista percepisce e vive intimamente tali spazi.
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