Stefano Bosi

Direttore sede di Milano

Nel 2002 si laurea in Storia dell’Arte Moderna presso l’Università degli Studi di Milano sotto la guida del Professor Fernando Mazzocca, con una tesi di ricerca intitolata Feste pubbliche e Arte di Stato nella Milano Napoleonica, poi confluita nello stesso anno nel catalogo della mostra Napoleone e la Repubblica italiana (Skira). Quattro anni dopo, ottiene il Dottorato di Ricerca in Storia e Critica dei Beni Artistici e Ambientali con uno studio dedicato al cantiere di architettura e di scultura dell’Arco della Pace di Milano, oggetto in seguito di alcuni saggi pubblicati nel volume Ottocento lombardo. Arti e decorazioni (Skira) e negli atti del convegno italo-svizzero L’architecture de l’Empire entre France et l’Italie (Silvana Editoriale).

Nel 2007 vince una borsa di studio Post-dottorato presso il Kunsthistorische Institut in Florenz (Max-Planch Institut) presso il quale avvia una ricerca monografica sul pittore milanese Andrea Appiani, da cui sono stati ricavati alcuni studi critici, fra cui Dal pubblico al privato: Andrea Appiani consulente e collezionista di opere d’arte (Electa), Palazzo Diotti a Milano (Skira), Luigi Canonica. Architetto di utilità pubblica e privata (Mendisio Academy Press) e Contro il Barocco (Campisano editore).

Negli anni seguenti orienta i suoi studi sull’arte italiana dell’Otto e Novecento, approfondendo i principali movimenti artistici del periodo (Macchiaioli, Divisionismo, Futurismo, Metafisica e Arte del Primo e Secondo Dopoguerra) e le personalità più illustri che vi hanno preso parte (Giacomo Balla, Giovanni Boldini, Giorgio De Chirico, Giovanni Fattori, Antonio Mancini, Angelo Morbelli, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Giovanni Segantini).

Collabora regolarmente alla realizzazione di cataloghi di mostre sia in Italia che all’estero, fra cui Canova e Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna (Gallerie d’Italia, Milano), En passant. Impressionism in sculpture (Städel Museum, Frankfurt am Main), Ulisse. L’arte e il mito (Musei San Domenico, Forlì) e Dante. La visione dell’arte (Musei San Domenico, Forlì). Ha contribuito alla campagna di catalogazione e schedatura delle collezioni d’arte di musei (Pinacoteca Ambrosiana e Galleria d’Arte Moderna di Milano) e enti pubblici (Banca Commerciale Italiana e Intesa Sanpaolo). Sua è inoltre la ricerca archivista per il progetto “La Grande Brera”.

Attivo nel mercato dell’arte da oltre un decennio, nel 2021 entra a far parte dell’équipe di Maurizio Nobile per coprire la carica di direttore della galleria di Milano con sede in Palazzo Bagatti Valsecchi.