Giacomo Manzù | Snite Museum of Art Collection

destinazione finale

Una nuova casa

per il nostro Cristo legato

di Giacomo Manzù

 

Molti fieri ed emozionati di darne l’annuncio!

 

Un capolavoro della scultura italiana del Novecento, il Cristo legato di Giacomo Manzù, presentato per la prima al pubblico in occasione di TEFAF-Maastricht nel 2019, fa ormai parte della collezione permanente dello Snite Museum of Art di Notre Dame.

Realizzata nel 1951 su commissione della famiglia Onesti per la cappella funeraria di famiglia nel cimitero di Polesine Parmense, l’opera è il raro quanto inatteso vertice di un percorso che, con esiti contrastanti, per tutti gli anni Trenta ha impegnato i maggiori scultori italiani da Arturo Martini, Marino Marini a Lucio Fontana: il nudo maschile monumentale. Un discorso, quello sul nudo maschile, in cui Manzù ha fatto sentire la propria personalissima voce proprio nel Cristo legato, ribaltando non soltanto il modo di guardare alla scultura antica (e in particolare all’arte etrusca), ma infondendo in modo stupefacente al corpo del suo giovane Cristo quella “innegabile tendenza alla concentrazione, alla composizione serrata” che il critico Carlo Ludovico Ragghianti individua anche in altre opere del periodo.

 

 

GIACOMO MANZU’

Cristo legato

1951

Bronzo, h. 158 cm

 

Provenienza

Polesine Parmense (PR, Italia), cappella funeraria della famiglia Onesti (fino al 1961); Modena (IT), per eredità ai discendenti (fino al 2018).

 

Bibliografia

A. Bacchi, Il Cristo legato di Giacomo Manzù, Forlì 2019 (con bibliografia precedente).

20 Settembre 2021